“Anche Apollo beve Mirto” non è solo un’esperienza poetica, ma parte di un’esperienza di vita. Come svela l’autore: “L’occasione contingente che sta dietro al primo componimento è la fine di un amore forte, ma puerile, ancora non nobile, grezzo, ma che è servito a giungere alla rinascita sotto un’altra forma: da qui la scoperta di un amore nuovo e la necessità di servirmi di forme poetiche diverse, libere, sciolte, sgravate dalle convenzioni, ma possibili all’utilizzo proprio perché attraverso le ristrettezze delle convenzioni formali ci ero passato“. È la redenzione dal peccato necessario, il viaggio che porta a nuove spoglie più leggere, limpide, ripulite, più pure. Questo è lo spirito più puro del verso che si fa carne, della vita che si fa poesia.
pag.86 – Isbn 978-88-68924-55-3
In copertina: illustrazione di Fabio Mondo ©
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